Durante la visita al castello di Bellinzona nel reparto delle tavolette rinvenute al Cervia alcune di queste rappresentavano il mondo alla rovescia. Già in quell'occasione avevo letto l'informazione che l'autore era un anonimo artista lombardo estraneo alla tradizione locale
Durante la mia visita al castello Sforzesco di Milano ho modo riincappare in un divertente pannello che ripropone questa situazione di mondo rovesciato. L'umorismo lombardo é evidentemente la stessa che quella delle tavolette del Cervia anche se di 400 anni posteriore
Il mondo alla rovescia. Acquaforte colorata, 1820-1830. Milano, Castello Sforzesco, Raccolta delle Stampe "Achille Bertarelli: Il Foglio illustra, con vignette accompagnate da una didascalia, scene del mondo alla rovescia, tema satirico molto diffuso nelle stampe popolari profane.
Questi prima scannava, ora é scannato,
Folle é colui che vuol ragione del fato
Ecco la fin di chi non sa nel corso
Del superbo destrier reggere il morso
Spesso mirarsi in oggi ad altrui spesso
L'asino in alto, e il Galantuomo in basso
Per non sentir delle disgrazie il pondo
Come un gioco pigliar devesi il Mondo
Molto sarebbe queste scene Spesse
Se ognun la propria forza conoscesse
Le Case in aria, il Sol di Sotto o bello
Non vi é chi i piedi tien dove ha il cervello
Sovente l'uomo inviluppato resta
Nella rete ch'a altria barbaro appresta
O quanti in rimirar quel ch'é qui fatto,
A se stessi diran é il mio ritratto
Deve essere un dolor che non a pare,
Servire a chi si usava comandare
Le botte son per li asini: imparate
Maestri a voi, che soltanto frustate
Se dimostrasse ognun l'interno affanno
Quei farian pietà, che invidia fanno
Pochi son quelli che la barba fanno
Che sile e mano da porco non hanno
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