Troppo difficile e limitante riportare tutte le barriere presenti nella Svizzera. Barriere a cui va dato il giusto peso, tenendo anche conto che in Svizzera non si é mai pensato per un attimo, Sonderbund a parte, ma é un'altra faccenda, di scindere il paese in più parti. Cosa che succede nella vicina penisola malgrado lingua e cultura sono molto più simili che le nostre.
In realtà sua eccellenza Gheddaffi nel 2009 aveva proposto di dividere il paese:
La Libia - ha detto la parlamentare bernese - ha presentato istanza affinché l'assemblea generale delle Nazioni Unite, che si riunirà il 15 settembre, discuta anche lo smembramento del territorio elvetico. Secondo gli intendimenti del colonnello, la Svizzera italiana dovrebbe essere assegnata all'Italia, i Cantoni francofoni alla Francia e la Svizzera tedesca alla Germania ,
Divisione dei rösti a Bienne, una delle città bilingue presenti in Svizzera
Che io mi ricordi per motivi oscuri nessuno fece un carri di carnevale sulla questione
La realtà linguistica svizzera
Una delle prime cause della barira culturale dei Rösti é senza dubbio la lingua

- Il tedesco è la prima lingua di oltre il 60 per cento della popolazione. In realtà si tratta di un insieme di dialetti alemanni raggruppati sotto il termine generico di «svizzero tedesco».
- Quattro Cantoni (Berna, Friburgo, Vallese e Grigioni) e una città (Bienne) sono ufficialmente plurilingui.
- Sul posto di lavoro lo svizzero tedesco è la lingua più diffusa, seguita da francese, inglese e italiano.
- Oltre il 2/3 della popolazione sopra i 15 anni parla regolarmente più di una lingua.
- Anche gli stranieri che vivono in Svizzera contribuiscono alla varietà linguistica. Le lingue straniere più parlate in Svizzera sono l’inglese e il portoghese.
- Lo spagnolo, il serbo, il croato e l’albanese sono altre lingue parlate con una certa frequenza in Svizzera.
Il termine Röstigraben
La parola è composta da Rösti, un piatto tipico svizzero a base di patate originario del Canton Berna (oggi diffuso in tutto il Paese) e da graben ("divario"). Quest'ultimo ha sia un significato astratto che concreto, poiché può anche fare riferimento alla valle del fiume Saar, che si trova nel Canton Friburgo, e "separa" la Svizzera romanda da quella tedesca.
Il termine nacque durante la Grande Guerra, durante la quale gli svizzeri romandi simpatizzavano per la Francia, mentre quelli tedeschi per l'Impero tedesco.

La Svizzera, Nebelspalter - Johann Friedrich Bosovits - 10.11.1917
Una Svizzera divisa: questa vignetta del 1917 della rivista satirica zurighese Nebelspalter, generalmente critica nei confronti dei politici svizzeri non germanofoni e degli Alleati, mostra un buon vecchio bevitore di birra e giocatore di carte svizzero tedesco e il suo compatriota influenzato (corrotto?) dalla Francia.
È indubbiamente durante la Prima guerra mondiale che si sono verificate le tensioni più intense tra la Svizzera tedesca e quella francese.
Sebbene la Svizzera fosse ufficialmente neutrale, i suoi abitanti non lo erano necessariamente.
Ogni campo accusava l'altro di di aver tradito la neutralità e di aver minato l'unità nazionale.
Le accuse si inasprirono sulla stampa. Agli occhi dei romandi, il generale Wille, eletto capo dell'esercito, aveva troppe simpatie per i prussiani; i romandi denunciavano l'egemonia politica e militare di una maggioranza germanofona che, secondo loro, stava portando il Paese verso la sottomissione alla Germania.
Naturalmente, la popolazione di lingua tedesca accusava la popolazione di lingua francese di assecondare la Francia. Alcuni, che nutrivano un amore imperituro per il trzo Reich e sostenevano un riavvicinamento alla Germania per motivi di parentela razziale, culturale e linguistica, inveivano con virulenza contro la "decadenza francese" e quella dei Romani. Tra questi fanatici germanofili c'era un certo Eduard Blocher, pastore e nonno che conosciamo.
La sconfitta tedesca nelle trincee colmò il divario in Svizzera. Ma se il Reich avesse vinto, senza la resistenza francofona, la Svizzera sarebbe potuta diventare un Land tedesco...
L'espressione, che pare divenuta di uso corrente inizialmente nella sola Svizzera tedesca, si è poi diffusa anche nelle altre regioni linguistiche. La metafora è utilizzata, specialmente in campo pubblicistico, per indicare il diverso punto di vista espresso nelle votazioni, ad esempio sulla questione europea, ma anche per descrivere sommariamente differenze storico-culturali esistenti nell'Altopiano svizzero.
Di scarso valore analitico, possiede un'efficace forza suggestiva, tanto che i media, sensibili a immagini di questo genere, hanno coniato le espressioni analoghe di Polentagraben rispetto alla Svizzera italiana, di Bratwurstgraben rispetto a quella orientale e di Läckerligraben rispetto alla regione di Basilea.
Origini delle divisioni
Non é da ieri che questa presunta divisione esiste, la questione si pone già con la fine dell'antichità: come va definita, fine dell'impero romano o inizio della sovranità germanica?
In Germania vedranno in quelle genti gli antenati dei popoli tedeschi, e il loro ruolo storico lo coglieranno non tanto nella distruzione dell'impero e della civiltà romana, quanto nella fondazione di una società caratterizzata dalla libertà popolare e dall'affermazione dell'onore e della sovranità germanica fra le nazioni. Tant'è vero che quelle che ancora nelle nostre scuole chiamiamo invasioni barbariche, in Germania le chiamano Völkerwanderung, cioè "migrazioni di popoli"
Un serpente di mare
Alcuni sostengono che la divisione tra la Svizzera tedesca e quella francese non sia altro che un mitico serpente di mare, che riappare regolarmente in tempi di crisi e viene additato da politici privi di visione e da giornalisti alla disperata ricerca di ascolti. Altri lo vedono come una potenziale minaccia alla coesione nazionale.
A torto o a ragione, la questione del Röstigraben e della predominanza della Svizzera tedesca viene sollevata sempre più spesso dai vari media della Svizzera francese, che si parli di economia, politica o concorsi di bellezza. Questo riflette un reale e crescente risentimento della Svizzera francese nei confronti della Svizzera tedesca? La frattura potrebbe trasformarsi in conflitto? La risposta è a portata di mano di tutti.
Esempi pratici
Dalla risposta ad alcune domande si riesce ad intravedere le sostanziali differenze tra le varie regioni linguistiche svizzere






La frontiera delle carte
Il 16 novembre 1946, all'Università di Zurigo, si tenne la conferenza inaugurale di una cattedra di folklore appena creata. Con il titolo "L'area culturale svizzera sulle mappe folcloristiche", il neoprofessore Richard Weiss parlò della seguente scoperta: le differenze culturali erano evidenti non solo ai confini linguistici o al confine tra la zona alpina e quella dell'Altopiano centrale, ma anche "lungo una zona di confine segnata dallo spartiacque del Brünig, dalla regione del Napf e dal corso inferiore dei fiumi Reuss e Aare".
Nella sua conferenza inaugurale, Weiss ha parlato della cosiddetta "linea Brünig-Napf-Reuss" come confine culturale tra la Svizzera orientale e quella occidentale. In precedenza, i ricercatori nella ricerca sui dialetti e nell'"Atlante linguistico della Svizzera tedesca" avevano evidenziato una parte di questo confine. Tuttavia, Weiss scoprì la linea estesa - presumibilmente insieme al suo collega, il folclorista basilese Paul Geiger - sulla prima bozza di mappe per l'Atlante del folclore svizzero (ASV).
Giocate con carte tedesche o francesi? La "linea Brünig-Napf-Reuss" come confine per l'uso di carte da gioco francesi o tedesche in Svizzera. Illustrazione basata su una mappa della collezione Atlas of Swiss Folklore.

Lotta svizzera
Anche noi svizzeri abbiamo uno sport per il quale eccelliamo in maniera incontrastata, la lotta svizzera! La facile battuta viene proprio dall'esclusività di tale sport praticato solo nei nostri confini. Qui la frontiera visualizzata sulla mappa é anche netta: questo sport viene eseguito prevalentemente nella svizzera tedesca
I dialetti
Come per la cartina delle lingue ufficiali le frontiere del dialetto appaino precise e delineate
Minacciabambini
Con quali personaggi spaventosi minacciamo i bambini che si comportano male?
Nella Svizzera francese, preferiamo spaventare i bambini invocando personaggi molto reali: il poliziotto e lo spazzacamino.
Nella Svizzera tedesca, a seconda della regione e del caso, invochiamo creature per lo più leggendarie, come la Nachtfräuli (donna della notte) o l'Haaggemaa (uomo con l'uncino), usato per tenere i bambini lontani dall'acqua.
Nachtfräuli
Haaggemaa
Fondue e raclette
Oggi, servite ai giapponesi sulle terrazze di Zurigo (in pieno agosto), queste pietanze vengono consumate in tutto il Paese e sono un'introduzione obbligatoria per i turisti.
Ma non molto tempo fa, fonduta e raclette erano ancora specialità esclusivamente francofone.
Schopenhauer e la cavalleria
La critica sulla cavalleria di Schopenhauer potrebbe aiutare a comprendere ulteriormente la diversità tra latino e tedesco
La cavalleria come forma di vita sociale è tutta basata su un intreccio di usanze rozze e fatue, con le sue ridicole spacconate pedantescamente elaborate a sistema, con la sua degradante superstizione e con una venerazione per le donne degna delle scimmie, un residuo della quale, la galanteria, giustamente ricambiata con l'arroganza del sesso femminile, si è conservato fino a oggi, dando agli asiatici motivo costante di ridere degli europei, come ne avrebbero riso anche i greci.
Nell'età aurea del Medioevo quelle maniere giungevano fino a un formale e metodico servizio prestato alle donne con imprese eroiche, da loro imposte con le cours d'amour, con le ampollose poesie dei trovatori, e così via; bisogna però rilevare che queste pagliacciate, che del resto hanno un lato intellettuale, furono in uso soprattutto in Francia, mentre presso gli ottusi e materialistici tedeschi il ceto dei cavalieri si distingueva per le sbornie e le razzie: grandi boccali e castelli per le rapine erano all'ordine del giorno nei paesi germanici; alle corti dei regnanti non mancava, tuttavia, qualche fatuo cantante d'amoreSelecta specchio della società
Anche nelle famigerate macchinette automatiche si possono notare elementi da Röstigraben. In quella scovata a Svitto infatti risulta reperibile lu snuff, tabacco da inalare tipico soprattutto nella svizzera tedesca. Per onor di cronaca anche negli altri cantoni se ne fa uso ma non da giustificare uno slot dedicato nelle macchinette automatiche
Snuff nello Selecta di Svitto
Accatastamento della legna
Un occhio ben allenato potrebbe cogliere nella vita di tutti i giorni queste differenze, un esempio lampante é l'accatastamento della legna: evidente la differenza tra il tedesco preciso, metodico, freddo e schematico e il latino più estroverso e licenzioso
Werdenberg San Gallo
Sonlerto - Valle Bavona
Il tutto potrebbe essere riassunto nella seguente vignetta

L'egocentrismo svizzero tedesco
Che il tedesco pensi di essere il dominatore, sia per una questione numerica di popolazione, di importanza delle città e non da ultimo della capitale genera una filosofia "ruota tutto attorno a noi".
Se poi apriamo una altra matrioska scopriamo che all'interno della stessa svizzera tedesca cé una regione, o meglio città che "ruota tutto attorno a noi". Tratta si di Zurigo, la citta indubbiamente più tutto della Svizzera e conosciuta da tutti per l'arroganza dei suoi abitanti.
Il monumento al Röstigraben
Situata sotto il ponte di St. Johann, sulle rive della Saane, quest'opera è composta da un blocco di calcare grigio e uno ocra, tenuti insieme da una fascia in ghisa. Ricorda l'unione tra la Svizzera francese e quella tedesca.
Il Röstigraben oggi
In Svizzera, le lingue si imparano in negozio. Troverete latte Milch lait, Zucker sucre zucchero e altri prodotti trilingui. Non si tratta esattamente di un neu nouveau new
Ma poiché la maggior parte delle grandi aziende commerciali ha sede oltre il confine, nel cantone di Sarin, il rispetto per il multilinguismo è a volte un po' discontinuo. Anche l'amministrazione e le agenzie federali non sono sempre gentili con le minoranze latine e il "francese federale" è talvolta indigesto.
Sempre più spesso, per una sciocca sottomissione all'americanizzazione imperante e per risparmiare sulle traduzioni, l'inglese si diffonde sugli scaffali. Il gel doccia è diventato Shower gel e il Milch lait latte è diventato M-Drink.
Anche a Berna l'inglese federale si sta diffondendo, nonostante le direttive, Swiss Post, Postfinance, Swissmint... "L'argomentazione è che è necessario stare al passo con le tendenze internazionali.
Il ridicolo snobismo anglomane, l'americanizzazione e la globalizzazione avranno la meglio sulla diversità linguistica e culturale delle nostre regioni? Il gap di Rösti sarà colmato da MacDonald's con Rösti? Speriamo di no: meglio qualche barbarismo nelle traduzioni francesi che una barbarie diffusa...
Chiudo con un afferm,azione di Moritz Leuenberger che ben riassume la nostra situazione: quello che era, quello che é e quello che dovrà essere:
L'identità si forgia (anche) attraverso la differenziazione. .... La nostra identità non si rafforzerà con imbarazzati e timidi tentativi di avvicinamento, ma prestando un'attenzione sostenuta ma benevola alle nostre differenze.
Moritz Leuenberger, 2000
Consiglio cinematografico "Bonjour Ticino"
RispondiEliminaYEP
Elimina