Più e più volte l'ho incrociato, ho come l'impressione che la Svizzera si sia spartita in maniera equa le suo opere esponendole un po' ovunque nel maggiori centri. Prima di vagare per musei non sapevo nemmeno della sua esistenza, poi per forza di cose ho imparato a conoscerlo: Ferdinand Hodler
Intro
La storia di Hodler si è svolta a ondate. Come "artista scandaloso", la sua partecipazione alle mostre della Secessione a Berlino e Vienna intorno al 1900 lo rese uno degli artisti più progressisti del suo tempo.
Tuttavia, Hodler, che proveniva da una famiglia non istruita, aveva lavorato duramente per il suo successo professionale. Questo background e la sua precoce predilezione per i soggetti della vita artigiana fecero inizialmente avvicinare Hodler a socialisti come Hans Mühlestein (1887-1969).
Osannato come grande artista svizzero alla sua morte nel 1918, l'opera di Hodler si affievolì dopo la Seconda guerra mondiale. Solo negli anni Ottanta Hodler ha conosciuto un nuovo apprezzamento in Svizzera. Riconosciuto nella storia dell'arte per la sua posizione di artista innovativo, Hodler è diventato un simbolo dei valori tradizionali per il grande pubblico.
L'artista
Iniziò un apprendistato a Thun presso il vedutista Ferdinand Sommer (1868). In seguito si stabilì a Ginevra (1872), dove eseguì copie di opere di Alexandre Calame e François Diday e fu ammesso da Barthélemy Menn all'Ecole de figure (1873-77) come allievo esentato dal pagamento della tassa scolastica. Dal 1874 partecipò regolarmente a concorsi ed esposizioni in Svizzera e all'estero. Nel 1877 compì probabilmente il suo primo viaggio a Parigi e dal 1877 al 1879 soggiornò in Spagna (in particolare a Madrid); nel 1881 affittò un atelier a Ginevra.Durante la prima guerra mondiale Hodler condannò i bombardamenti effettuati dall'artiglieria tedesca contro la Cattedrale di Reims: come rappresaglia, i musei d'arte tedeschi esclusero le sue opere. Nel 1915 la morte della sua amante, Valentine Godé-Darel, lo sconvolse notevolmente; da quest'esperienza traumatica creò una serie notevole di pitture che ne documentano la lenta ma inesorabile fine.
Ferdinand Hodler morì il 19 maggio 1918 a Ginevra, lasciando incompiute un discreto numero di opere che ritraggono la città.
Il simbolismo
Il simbolismo è un movimento artistico della seconda metà del XIX secolo. L'obiettivo non era mai quello di fissare un'idea in modo astratto o di esprimerla direttamente, ma di rappresentarne la realtà profonda. Negli anni Novanta del XIX secolo, Hodler realizzò una serie di dipinti che testimoniano il suo interrogarsi sull'esistenza e forniscono simboli impressionanti della vita e della morte, della fede e della disperazione.
Una canzone in lontananza
Vista sull'infinito
L'affare Dreyfus
Il testo di Zola, J'accuse, è un appello alla giustizia e alla verità, che in seguito provocò una profonda divisione nella società europea, ma portò anche a una rigida separazione dei poteri.
Gallinone
La donna coraggiosa
Al lavoro
A Hodler viene commissionata la raffigurazione del Falciatore e del Boscaiolo, vere e proprie rievocazioni di una Svizzera fuori del tempo, la Svizzera dei lavori dei campi e di un rapporto immediato con la natura. Véritables icônes, Falciatore ed il Boscaiolo, due autentiche icone, verranno declinate in quadri di cavalletto con oltre dieci varianti per ogni soggetto.Il boscaiolo
Unaminità

Il nazionalismo
Meno noto è il sostegno attivo di Hodler al figlio Hector (1887-1920), figura chiave del movimento esperantista per la creazione di una lingua mondiale pacifista. In genere conosciamo meglio il presunto nazionalismo di Hodler, o i dipinti che oggi vengono interpretati come nazionalisti. Il punto di partenza è il monumentale Banchetto di Turner di Hodler, che rendiamo nuovamente accessibile in una mostra per la prima volta dal 1998. A prima vista, il dipinto mostra solo uomini. Raffigurando giovani ginnasti, Hodler ha scelto un soggetto patriottico. I tratti del viso e le posture altamente individualizzate dei giovani atleti sono particolarmente affascinanti per gli spettatori di oggi. Contrariamente alle aspettative, l'automatismo del senso di appartenenza a una nazione era nuovo all'epoca in cui questo quadro è stato creato, poiché il concetto di "nazione" stava iniziando ad affermarsi solo gradualmente.
Guglielmo Tell


Valentine Godé-Darel
Nella natura

Il ghiacciaio di Grindenwald
In quest'opera, il pittore ha disposto la roccia e il ghiaccio in segmenti e ha separato chiaramente le masse di ghiaccio, roccia e neve. Il formato verticale fa apparire il ghiacciaio imponente.
Ascese e cadute

Soldati guerre e guerrieri
A partire dall'inizio del XX secolo, infatti, Hodler è acclamato come uno dei maggiori decoratori e pittori di storia: dalla Svizzera e dalla Germania gli giungono importanti commesse. Dalla metà degli anni ottanta del XIX secolo, Hodler aveva rappresentato tramite immagini gli episodi fondanti della storia svizzera e rinnovato profondamente la concezione della pittura di storia e della decorazione murale. Tutto questo gli procurò molti attacchi.Marignano, Morat e Näfels
I primi due lavori svizzeri realizzati da Hodler nell'ambito delle battaglie e che furono al centro di feroci polemiche sono, rispettivamente, la decorazione del Palazzo delle Belle Arti in occasione dell'Esposizione nazionale svizzera del 1896 svoltasi a Ginevra e, inoltre, quella che in Svizzera, per circa due anni (1898-1900), è passata alla storia come la "disputa degli affreschi" riguardanti la raffigurazione di La Ritirata di Marignano per il museo nazionale svizzero di Zurigo. L'artista viene criticato per la distanza rispetto alla storia, per l'assenza del sentimento dell'eroismo che, in genere, viene esaltato da una pittura di storia più descrittiva e narrativa.Hodler espone in Europa, in particolare negli ambienti vicini alla Secessione di Vienna dove viene ammirato come uno dei principali decoratori del momento alla stregua del suo amico Gustav Klimt, i cartoni raffiguranti l'ambientazione di Marignano.
La partenza degli studenti di Jenens per la Guerra d'Indipendenza nel 1813
Ferdinand Hodler a Friborgo
Nel 1896, Léon Genoud, direttore del Museo Industriale di Friburgo, invitò Hodler a insegnare disegno e pittura alla Scuola di Arti e Mestieri. Gli allievi di Hodler all'epoca erano membri di famiglie patrizie appartenenti alla Société fribourgeoise des Amis des Beaux-arts, oltre ad alcuni giovani artisti.
Il soggiorno di Ferdinand Hodler a Friburgo fu segnato anche dalla conferenza "La missione dell'artista", tenuta il 12 marzo 1897 su richiesta di Max de Diesbach, presidente della Société des Amis des Beaux-Arts. In essa l'artista sviluppò la sua percezione dell'arte e i principi del parallelismo. Questa conferenza è un testo fondamentale per comprendere la teoria dell'arte di Hodler.
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