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Museo massonico Svizzero di Berna - Parte I - Filosofia e nascita del movimento in Svizzera

"Scopri un nuovo mondo!" recita la frase motivazionale sulla homepage del museo massonico svizzero.

Nulla di più motivante.

Ammetto di sapere pochissimo sulla massoneria, se non che "voci di corridoio" che la considerano un associazione segreta che trama alle spalle dell'umanità. Un affermazione così trova il tempo che trova alla quale do poco peso (al giorno d'oggi si vedono  e finalmente so che a breve saprò dare una risposta più oggettiva e realistica.


 Mi ritrovo quindi a suonare il campanello alla sede del museo. Ad accogliermi un massone di 85 anni che mi accompagnerà nel viaggio attraverso il museo

La pavimentazione a scacchi con le due colonne é un simbolismo costante. Rappresenta il bene e il male

La massoneria in breve

La Massoneria si propone come un luogo di socializzazione ed un circolo di riflessione. Essa permette, attraverso un viaggio iniziatico che si ispira alle tradizioni e alle regole degli antichi costruttori di cattedrali, di sviluppare uno spirito libero, legato ai valori di fraternità, di democrazia e di progresso. Promuovendo la tolleranza, la Massoneria afferma in modo intangibile la libertà di coscienza, nonché l’uguaglianza dei diritti.

La Massoneria non vuole escludere nessuno a causa delle sue credenze o le sue opinioni politiche o sociali. Essa si rivolge a tutti i cittadini curiosi e desiderosi di operare un lavoro su sé stessi, al fine di sviluppare un senso di responsabilità ed uno spirito di fraternità e tolleranza capace di rendere la società che ci circonda più umana e giusta.


«La massoneria è un'istituzione universale quanto l'Umanità ed antica quanto la memoria. Essa ha le sue primavere periodiche, perché da una parte custodisce le tradizioni ed il rito che la legano ai secoli, dall'altra si mette all'avanguardia di ogni pensiero e cammina con la giovinezza del mondo.»

Giovanni Bovio, 1837-1903

San Giovanni Battista

Nel Nuovo Testamento San Giovanni Battista è il precursore e il messaggero di Cristo, colui che battezzò Gesù nel Giordano e che lo riconobbe come l'Agnello di Dio. Iconograficamente è riconoscibile coperto da un manto di cammello. Ha un bastone a forma di croce e regge un agnello sopra un libro.

San Giovanni Battista fu il Patrono dei tagliapietre medievali, segnatamente in Inghilterra.
Anche i Massoni lo stimarono molto e lo festeggiano tuttora nel giorno del suo anniversario, il 21 giugno, giorno che coincide con il Solstizio d'estate. Il Solstizio estivo è la ricorrenza principale dell'anno massonico.

Nella Bibbia San Giovanni Battista esortava le genti a «convertirsi». I Liberi Muratori fanno propria questa divisa nel senso che cercano di conoscere sé stessi e si sforzano di orientare la loro vita secondo i dettami delle virtù e del comportamento morale.


Questa scultura in legno è la copia di una statua lignea di San Giovanni Battista del XV secolo.
L'originale si trova nella Loggia massonica «Zur Brudertreue» di Aarau, accanto all'ingresso del
Tempio.

Il Tempio di Salomone e Il Tempio massonico

Attorno agli anni 1000 a.C., re Davide portò a Gerusalemme il culto di Dio (JHWH), JHWH era un Dio battagliero, simboleggiato da una cassa contenente due pietre situata in una tenda. II Tempio eretto alla gloria di questo Dio fu edificato da re Salomone nell'anno 966 a.C. alla sommità di un colle roccioso. Luoghi di questo genere, dove si uniscono il cielo e la terra, sono considerati sovente come dimora degli Dei. Oggi su quel colle si trova il «Duomo della Roccia».

Il Tempio di Salomone è un simbolo guida dei Liberi Muratori. Il Massone edifica un Tempio incompiuto. Si tratta del Tempio dell'Umanità, simbolo di una società in cui tutti gli esseri umani vivono le diversità culturali e le diverse visioni del mondo nel segno della pace e della tolleranza.
La costruzione di questo Tempio continuerà incessantemente fino alla sua totale realizzazione.


L'originale era lungo 30 m, largo 10 m e alto 15 m. Davanti al tempio si trovavano il mare di bronzo e l'altare degli olocausti. Le colonne di Boaz e Jackin si trovavano nel portico, attraverso il quale due porte conducevano al Luogo Santo (la prima parte inter-ne), dove si trovavano la tavola dei pani, i candelabri e l'altare dell'incenso. L'interno del tempio era rivestito di legno di cedro. Il santuario interno, noto come Santo dei Santi, ospitava l'Arca dell'Alleanza protetta da due cherubini.
Dono di Urs Weber, San Gallo

Le logge

Storicamente i Massoni costituivano le Logge medievali dei tagliapietre. Le Logge erano delle Corporazioni di scalpellini che praticavano le loro usanze al riparo dalle ingerenze esterne. Il loro Patrono era San Giovanni Battista. 


Le Logge costruirono le meravigliose Cattedrali gotiche.
Secondo Suger, ca. 1081-1151, Abate del convento Saint Denis e fondatore dell'architettura gotica, la costruzione di una Cattedrale «non è né una costruzione puramente materiale né un oggetto puramente simbolico». La Cattedrale è piuttosto «la materializzazione della Luce divina» (Jan Snoek).
L'edificio, alla cui erezione il Massone sta lavorando, non è materiale, bensì di natura puramente spirituale. Gli fa da modello il Tempio di Salomone che rappresentava la dimora di Dio.

Gli utensili

Sia i tagliapietre sia i Massoni costruiscono; dunque, hanno bisogno di attrezzi. Gli scalpellini usano attrezzi per lavorare la pietra, mentre i Massoni usano utensili di carattere puramente simbolico che servono al loro perfezionamento.
Come i tagliapietre, così anche i membri delle Logge sono suddivisi in tre gradi. Gli utensili corrispondono ai diversi compiti dei vari gradi.

Con il maglietto a punta e il regolo a 24 pollici l'Apprendista sgrossa la pietra grezza che simboleggia l'imperfezione dell'essere umano.

Con il martello, lo scalpello, il regolo, la leva e la cazzuola, il Compagno liscia la pietra sgrossata e la rende cubica, idonea all'inserimento nella costruzione.
La pietra cubica simboleggia l'essere umano consapevole dei propri doveri e delle proprie responsabilità sociali. 

Con la tavola da disegno, il regolo, la squadra e il compasso, i Maestri progettano l'edificio e ne dirigono la costruzione.


Ecco il posto di lavoro di un tagliapietre dei nostri tempi. Sono visibili: martelli e maglietti di varie misure, cassa per gli attrezzi, squadra, compasso, livella, righello da 30 pollici, punteruoli, cunei, grembiule da scalpellino in cuoio, fili a piombo.
Gli attuali scalpellini usano attrezzi poco diversi da quelli dei loro antichi predecessori 

Gioielli massonici

Si chiamano «Gioielli» quegli attrezzi con i quali è possibile formare tutti i segni massonici.
Si tratta della squadra, della livella e del filo a piombo.

La squadra si riferisce alla rettitudine e alla giustizia. La livella simboleggia l'uguaglianza e l'imparzialità. Con il filo a piombo esaminiamo la nostra sincerità e approfondiamo la conoscenza di noi stessi.
Questi «Gioielli» si trovano appesi ai nastri dei tre Ufficiali di Loggia che dirigono il Rituale. La Squadra è il simbolo del Maestro in Cattedra, la Livella il simbolo del Primo Sorvegliante e il Filo a Piombo il simbolo del Secondo Sorvegliante.

Gli attrezzi massonici


Il regolo a 24 pollici e il martello a punta sono gli attrezzi dell'Apprendista.
Con il regolo egli determina la dimensione della pietra che ha scelto per la costruzione. Simbolicamente lo applica a se stesso determinando i propri ideali. Le 24 parti simboleggiano le 24 ore della giornata che deve utilizzare con intelligenza e profitto.
Con il martello a punta egli sgrossa la pietra grezza. Simbolicamente allontana le proprie imperfezioni.


La cazzuola è un attrezzo del Compagno. Serve a perfezionare con il cemento l'unione delle diverse pietre. Simboleggia l'Amore fraterno e la forza che unisce i cuori degli uomini.


Il compasso, come strumento di misurazione, indica lo spirito; è l'attrezzo di lavoro del Maestro. Simbolicamente l'evoluzione spirituale del Maestro corrisponde all'apertura del compasso.

La massoneria moderna

La Massoneria moderna è nata a Londra nel 1717. In quell'anno quattro Logge si unirono e formarono una Gran Loggia. 

L'allora Massoneria operativa di mestiere si trasformò in Massoneria speculativa, ossia filosofica e umanitaria.

Vi furono Logge massoniche già molto tempo prima del 1717. Erano composte da operai tagliapietre. Col tempo vennero però ammesse anche persone provenienti da altre professioni.
Queste vennero definite «Massoni accettati».
Le due categorie erano ben definite e separate.
Poiché i «Massoni accettati» presero il sopravvento, questa differenziazione finì con la riforma del 1717.
Da allora i membri delle Logge si definirono «Massoni liberi e accettati».
Nel 1723 la Gran Loggia si è dotata delle famose Costituzioni di Anderson («The Constitutions of the Free-Masons»), valida ancora ai giorni nostri.

Gli Antichi Doveri

L'autore delle Costituzioni del 1723 è James Anderson (ca. 1680 - 1739), predicatore presso la Chiesa dei Presbiteriani Scozzesi di Londra. Contenuti in queste Costituzioni, gli Antichi Doveri sono tuttora punti di riferimento per i Massoni.

Indicano la Massoneria come «Luogo d'unione e mezzo per creare vere amicizie tra persone che non si sarebbero mai conosciute.»


Ecco alcuni passaggi salienti:
  • Il Libero Muratore è obbligato a obbedire alla legge morale.
  • Egli deve seguire soltanto quella Religione sulla quale tutti gli esseri umani sono d'accordo, sempre libero di seguire le proprie opinioni.
  • Il Massone ama la pace e osserva le leggi.
  • Soltanto un uomo libero e di buoni costumi può pretendere di diventare Massone.
  • È proibito dibattere questioni religiose o litiche in Loggia.
  • I liberi Muratori si considerano tra loro come Fratelli ed evolvono come tali in perfetta uguaglianza.

La Taverna «L'Oca e la Graticola»

Nella sala delle riunioni di questa Taverna, il 24 giugno 1717, quattro Logge di Londra si unirono e fondarono la prima Gran Loggia. Si tratta della Loggia Madre di tutte le Logge regolari del mondo.
I nomi delle quattro Logge erano: «The Apple-tree Taverne» (Il Melo), «The Crown» (La Corona), «Rummer and Grapes» (La Coppa e l'Uva), «Goose and Gridiron» (L'Oca e la Graticola).


Nata nel 1691, «L'Oca e la Graticola», è stata la prima Loggia di Londra. Più tardi cambiò nome e diventò la «Lodge of Antiquity» che esiste tutt'ora.

La lista delle Logge della Gran Loggia di Londra dell'anno 1736

La lista elenca le Logge appartenenti alla Gran Loggia d'Inghilterra di cui cinque non inglesi:
51 Gibilterra, 72 Calcutta, 124 Amburgo, 126 Boston, 127 Valencia.


I massoni. Acquaforte di David Herrliberger riprodotta nella sua opera Heilige Ceremonien Gottes- und Götzen-Dienste aller Völker der Welt, pubblicata a Zurigo nel 1748 (Bernisches Historisches Museum; fotografia Stefan Rebsamen).

In alto, sopra l'immagine di Sir Richard Steele, figura lo stemma del Gran Maestro Visconte Weymouth.Gli stemmi delle Logge fanno da insegna alle Taverne nelle quali i Massoni si riunivano.
Il tavolo disposto a squadra rappresenta probabilmente la vecchia forma usata nelle Logge operative con il posto del Maestro in Cattedra sul lato corto della squadra

La gran loggia svizzera Alpina

La prima Loggia Massonica Svizzera è nata a Ginevra nel 1736. Nel corso del XVIII e all'inizio del XIX secolo, la Massoneria si è estesa nella Svizzera francese e in quella tedesca. Nel 1844 vi furono già oltre trenta Logge che svolgevano le loro attività usando vari sistemi ritualistici.
Presto sorse l'idea di unire le Logge svizzere in un'unica federazione. Ma prima di realizzare questo progetto passarono molti anni. L'impulso decisivo venne dalla Loggia «Zur Hoffnung» (La Speranza) di Berna.
Infine, i delegati di 14 Logge costituirono il 22 giugno del 1844 l'«Unione Svizzera delle Logge Alpina». Ciò avvenne a Zurigo, nei locali della Loggia «Modestia cum Libertate», nell'edificio «Zum Wilden Mann». Questa unione fu rinominata definitivamente in «Gran Loggia Svizzera Alpina» nel 1913.

Bozza di un contratto costitutivo per l'Unione Svizzera delle Logge

L'Assemblea indetta a Le Locle all'indomani del Solstizio del giugno 1842, è stata un'importante tappa lungo l'impervio percorso verso la fondazione dell'Unione Svizzera delle Logge.
Le 11 Logge presenti hanno accettato una bozza per un «Patto nazionale» e incaricato la Loggia «Modestia cum Libertate» di elaborare un progetto di Costituzione per la prevista Unione delle Logge.
Detto progetto è stato ultimato nell'estate dello stesso anno sotto la guida del Fr. Heinrich Gy-si-Schinz, ex Maestro in Cattedra e Segretario comunale di Zurigo.


Leggermente semplificato e abbreviato per tutto quanto concerne gli Alti Gradi, è stato inserito nel contratto costituzionale del 22 giugno1844. Condizione essenziale per l'accettazione fu che le Logge potessero mantenere i loro Rituali, ossia quella libertà ancora oggi ritenuta internazionalmente eccezionale.

Il primo direttorio


Il dagherrotipo mostra il primo Direttorio della Gran Loggia Svizzera Alpina. Il primo Gran Maestro fu Johann Jakob Hottinger, Gran Maestro aggiunto Heinrich Gysi e primo Grande Oratore Jonas Furrer, quest'ultimo non sulla foto in quanto assente all'istallazione.

Le parole del Gran Maestro testimoniano della situazione politica tesa di quei tempi:
«Non appena nominato, iniziarono le mie preoccupazioni. All'inizio del 1944 le divisioni tra i partiti politici del nostro Pese si erano accentuate. (...) La lotta decisiva poteva scoppiare da un momento all'altro.
Se in questa situazione i Massoni volevano tentare provvedimenti utili al nostro Paese, allora occorreva la collaborazione sia dei Fratelli zurighesi sia da quelli romandi. Tra di loro vi furono, avversari, Kaspar Bluntschli e Jonas Furrer. Ho assunto la gravosa carica di Gran Maestro confidando nella loro collaborazione. Spero che i «nemici politici» riescano a stringersi la mano almeno in campo umanitario.»

(Citazione tratta dal Manuale della Massoneria)

Le origini della Massoneria svizzera

Dopo il 1717 la Massoneria si è diffusa rapidamente in tutta l'Europa. Approdò in Svizzera proveniente da diverse parti.

1736
Lo Scozzese George Halmilton fondò a Ginevra la prima Loggia massonica su territorio svizzero.
Portò il nome «Société des Maçons Libres du Parfait Contentement».

1740
Un'ulteriore Loggia venne fondata da Inglesi a Losanna. Nello stesso anno, ufficiali zurighesi che diventarono Massoni durante il servizio in Francia, fondarono nella loro città d'origine la Loggia «La Concorde», la quale, però, non ebbe lunga vita.

1743
La Loggia Berlinese «Ai tre Globi terrestri» fon-dò, nell'allora Neuchâtel prussiano, la Loggia «Le tre Stelle fiammeggianti», che precedette la Loggia «Frédéric Guillaume - La Bonne Har-monie», fondata nel 1791 e tuttora attiva.
1762
Ufficiali del Regimento svizzero Lochmann di Thionville presero nuovo slancio a Zurigo e fondarono una Loggia che nel 1771 divenne la «Modestia cum Libertate», tuttora attiva.

1774
Alcuni Fratelli iniziati in Francia fondarono a Le Locle la Loggia «Les Vraies Frères Unis».

1786
In seguito alla breve esistenza di una Loggia fondata nel 1744, Andreas Buxtorf, iniziato in una Loggia tedesca, creò a Basilea la Loggia «Zur Freiheit», l'attuale Loggia «Zur Freundschaft und Beständigkeit».

1803
Venne creata a Berna la Loggia «L'Espoir», tuttora attiva come Loggia «Zur Hoffnung».

1811
Heinrich Zschokke, proveniente dalla Germania, e altri fratelli, fondarono una Loggia d Aarau, che chiamarono dapprima «Guglielmo Tell» e che divenne in seguito la Loggia «Zur Brudertreue», tuttora attiva.

Da questi inizi nacquero, entro il 1844, oltre 30 Logge, le quali lavoravano secondo Sistemi ritualistici diversi. Vi furono delle alleanze tra Logge romande e nel 1822 addirittura una «Gran Loggia Svizzera» alla quale, però, non aderì né Zurigo né Basilea. Solo dopo lunghi anni di trattative fu possibile, nel 1844, fondare la «Gran Loggia Svizzera Alpina».

Jonas Furrer e la Costituzione federale

La dieta federale costituente l'Assemblea dei deputati dei Cantoni, decise il 16.8.1847 di formare una commissione con il compito di sostituire entro il 1848 il Patto federale del 1815 con un nuovo progetto di Costituzione.
La commissione era composta da rappresentanti di quasi tutti i cantoni, tra questi Jonas Furrer di Zurigo, membro della Loggia «Akazia» all'Oriente di Winterthur. La commissione iniziò i lavori a metà febbraio 1848 e già 1'8 aprile dello stesso anno presentò il progetto per una Costituzione. L'arte consistette nel trovare definitivamente «la linea sottile che concilia centralizzazione e federalismo» (Gottfried Keller).


L'influenza di Jonas Furrer fu grande: con la sua decisione di evitare dibattiti sui principi fondamentali e di procedere in modo pragmatico, fu alla base di un lavoro di successo. Va ricordato che anche il nostro sistema bicamerale costitutivo svizzero è stato introdotto su sua proposta.

Divieti per la Massoneria

La Massoneria fu vittima di divieti e persecuzioni sin dalla sua nascita.
La prima Bolla papale fu emanata da Clemente XII nel 1738. Ancora nel 1983 Papa Giovanni Paolo Il confermava la dichiarazione della Congregazione della Fede secondo la quale «il Cristianesimo e la Libera Muratoria sono essenzialmente inconciliabili, per cui chi è iscritto alla Massoneria è escluso dalla Chiesa».

Nel 1974, la conferenza della Lega islamica mondiale della Mecca ha dichiarato che la Libera muratoria è incompatibile con l'Islam e invitava i Musulmani ad abbondonare le Logge massoniche.

Nel 1922, a Mosca, l'Internazionale comunista ordinò ai dirigenti del partito di rompere tutti i ponti con la borghesia e la rottura radicale dei rapporti con la Massoneria. Di conseguenza, ad eccezione di Cuba, tutti gli Stati a regime comunista dichiararono la Massoneria illegale.

L'Italia fascista proibì la Massoneria il 10 gennaio 1925, la Germania nazionalsocialista il 17 agosto 1935. Nel 1937, l'iniziativa Fonjallaz ne tentò, senza successo, la proibizione in Svizzera.

L'iniziativa per la proibizione della Massoneria in Svizzera

Come altrove, anche in Svizzera, sorsero, dal 1930 in poi, gruppi di estrema destra antisemiti e razzisti. Per sottolineare il loro carattere bellico, molti completarono il proprio nome con il prefisso «Fronte».
Ed ecco i loro ideali: la lotta delle classi deve sostituire l'alleanza nazionale (anticomunismo), la democrazia parlamentare va sostituita con uno stato unitario dittatoriale e l'economia di mercato con un ordine corporativo di compensazione sociale tra le diverse professioni (corporatismo, stato corporativo). Faceva parte di questi fronti anche la Federazione Fascista Svizzera, fondata da Arthur Fonjallaz nel 1933 a Roma.


Nato nel 1875 nei pressi di Prilly VD, il colonnello di carriera Arthur Fonjallaz lasciò l'esercito nel 1923 per conflitti ideologici interni, segnatamente in seguito all'affare Estoppey-Bornand.
In collaborazione con il «Movimento Fascista» e con l'aiuto finanziario di Mussolini, Fonjallaz lanciò, nell'aprile del 1934, un'iniziativa popolare intitolata «Proibizione delle società massoniche».

L'iniziativa per la proibizione della Massoneria in Svizzera

Il Consiglio Federale era dell'opinione «che le organizzazioni accusate non contravvenivano alla Costituzione Federale» e invitò la popolazione, nel 1936, a respingere l'iniziativa. Nel 1937 anche il Consiglio Nazionale raccomandava con 107 voti contro 2 di respingerla. Uno di questi due fautori dell'iniziativa fu Richard Tebler, capo del Fronte nazionale svizzero, l'altro Gottlieb Duttweiler, fondatore dell'Alleanza degli Indipendenti e della Migros. 


"Contro il potere delle società segrete: sì al divieto della massoneria". Manifesto per la votazione federale del 28.11.1937 realizzato da Noël Fontanet (Museum für Gestaltung Zürich, Plakatsammlung, Zürcher Hochschule der Künste).
Nella Svizzera francese lo stesso cartellone era corredato da un testo più esplicito: "Figli di Tell! Reagite contro la tirannia massonica: sì"


"L'iniziativa del Fronte nazionale: no". Manifesto per la votazione del 28.11.1937 realizzato da Hugo Laubi (Museum für Gestaltung Zürich, Plakatsammlung, Zürcher Hochschule der Künste).
Sul basamento della statua di Guglielmo Tell minacciata dallo stivale dei frontisti si legge in romancio: "Conservate intatti i diritti fondamentali della democrazia".

In occasione della votazione popolare del 28 novembre 1937, l'iniziativa Fonjallaz fu respinta a grande maggioranza. Fu accettata soltanto nel Canton Friburgo con il 53 percento dei voti.

La Massoneria svizzera si rallegrò di questo largo successo, nonostante avesse sofferto molto nella lotta per la propria sopravvivenza. La Gran Loggia ha dovuto resistere con forza alle pressioni interne ed estere che ne chiedevano l'autosoppressione. Molti Massoni dovettero abbandonare le proprie Logge per proteggere le oro famiglie: nel 1931 in Svizzera c'erano circa 5000 Fratelli, nel 1941 erano già meno di 3000 e nel 1945 ne rimasero soltanto 2600.

FINE PRIMA PARTE

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Sbuco su Cimalmotto dal sentiero proveniente da Campo Valle Maggia verso mezzogiorno. Non mi aspetto di trovare spunti storici altrettanto avvincenti che a Campo, sarebbe impensabile in così pochi ettari sperare in tanto. Eppure.... Vista da Cimalmotto in direzione di Campo Valle Maggia di cui si intravede il campanile in lontananza Ci sono due elementi geologici che caratterizzano questa parte della valle: la frana che domina la parte inferiore e il pizzo Bombögn che sovrasta la parte superiore. Campo Valle Maggia e Cimalmotto sono l'affettato di questo ipotetico sandwich Chi visita Campo e le sue frazioni con occhio attento non può non rimanere esterrefatto dal contrasto fra la bellezza paesaggistica della zona e la ricchezza dei monumenti storici da un lato e la desolante povertà demografica dall’altro. I motivi sono diversi: innanzitutto Campo, al momento dell’autarchia più dura, era uno dei comuni più popolati della Valmaggia (nel XVIII superava i 900 abitanti; nel 1850 erano...

Mosé Bertoni

C'é una piccola sala nel museo di Lottigna, resta staccata dal complesso principale del museo, una piccola sala che per eventi sfortuiti (si con la "s" davanti) sono riuscito a vedere solo di sfuggita. Però quello che sono riuscito a assaggiare nei pochi momenti mi ha affascinato. Il classico ometto nato in un piccolo villaggio in una valle discosta per poi costruirsi una vita tutt'altro che scontata. Un personaggio amante delle tradizioni svizzere e dei principi anarchici, una combinazione piuttosto bizzarra per non dire incomprensibile. Si capisce fin dai primi momenti che si ha a che fare con un personaggio di nicchia, degno di un approfondimento. Mosè Bertoni verso il 1910 Foto F. Velasquez, Asuncion (Coll. priv.) Mosè Bertoni non è un uomo comune. Giovane irrequieto, dai molteplici interessi, impegnato politicamente tra i liberali innovatori e vicino all'anarchismo, a 27 anni decide di «dare un calcio a questa vecchia Europa» . Non è neppure un emigrante comu...