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Christoffelturm di Berna

Scendendo le scale che dalla hall di entrata portano ai piani inferiori nel museo di storia di Berna non si può non notare un enorme figura in legno appesa alla parete. Il suo sguardo é severo ed incute timore, roba che i bimbi se lo sognano di notte, eppure…

Albrecht von Nürnberg (attribuito a), 1496-1498
Torso di San Cristoforo

Basta poi scendere anche la seconda parte di scale e prendere l'ingresso alla sale sulla sinistra che ci si imbatte su questo modellino

Modellino della torre di Cristoforo - museo di storia di Berna

Leggendo poi ci si rende conto che l'enorme figura appesa alla parte e questo modellino sono correlati. L'enorme personaggio presente nel modellino é San Cristoforo e la testa sulla parte é la testa originale che faceva parte della figura presente nella nicchia come si vede bene nel modellino

La torre di Cristoforo

La Christoffelturm (anche Christoffeltor) era una torre di fronte alla Heiliggeistkirche e accanto alla Loebegge, all'estremità superiore della Spitalgasse nel centro storico di Berna.

La torre fu costruita tra il 1344 e il 1346. Inizialmente fu eretto un blocco murario compatto come torre di accesso. Dalla metà del XV secolo, in una nicchia rivolta verso la città, si trovava una piccola statua di San Cristoforo. Nel 1467-1470 fu innalzata a 55 metri e sormontata da un tetto piramidale, inoltre un ponte ad arco in pietra permetteva di superare il fossato largo 20 metri.

 La piccola statua di San Cristoforo fu quindi sostituita nel 1498 da una figura alta 9,7 metri in legno di tiglio. Dopo l'introduzione della Riforma, a metà del XVI secolo, la figura di San Cristoforo fu reinterpretata come guardiano e poi come Golia, con una clava al posto di Gesù Bambino, il bastone e l'aureola.

Fino alla sua demolizione nel 1865, l'Obertor o Christoffeltor era la porta principale di Berna sul lato occidentale.

La chiesa dello Spirito Santo e la Christoffelturm (a sinistra) a Berna, 1818, acquatinta di Ch. Meichelt secondo Gabriel Lory

Perché San Cristoforo?

Leggendo quale categoria specifica protegge ogni santo mi sembra un po' di fare un balzo indietro nel tempo quando si giocava con le carte tra amici, si confrontavano i dati dei supereroi facendoli scendere "a duello", quello con la caratteristica più forte vinceva e automaticamente ci si impossessava della carta nell'avversario sconfitto.
Ecco in questo contesto San Cristoforo ha dei superpoteri, poteri che gli permettono di battere tutti gli altri santi nella categoria "morte improvvisa". Una carta potentissima quindi

San Cristoforo di Albrecht Dürer - 1511

Nel Medioevo, San Cristoforo era considerato il patrono dei viaggiatori e la sua vista all'uscita della città prometteva un viaggio felice.

Una delle concrete paure innanzitutto del buon cristiano medievale era di morire all'improvviso, perché la fine repentina lo avrebbe portato dritto all'inferno, senza essersi potuto liberare del peso dei peccati attraverso il pentimento, la confessione e la penitenza.

Un aiuto veniva da san Cristoforo: al semplice sguardo garantiva la salvezza. Bastava infatti fissare la sua immagine appena svegli e di sicuro per tutto quel giorno si sarebbe stati al riparo dalla morte improvvisa. Cristoforo, così racconta la sua Passione, proveniva dalla regione di Canaan (corrispondente circa alla Palestina e alla Fenicia); era di taglia gigantesca e dal volto terribile. Poiché aveva deciso di servire solo il principe più potente del mondo, per rendersi a lui più gradito pur non conoscendolo ancora, su consiglio di un eremita aveva cominciato a traghettare i viaggiatori attraverso un grande fiume, appoggiandosi invece che a un bastone a un grande albero, data la sua statura eccezionale. Un giorno si caricò sulle spalle un bambino che però durante il passaggio si fece sempre più pesante tanto che Cristoforo raggiunse l'altra riva del fiume con enormi difficoltà e fatiche. Seppe però di avere raggiunto il suo obiettivo: aveva portato sulle spalle il signore del mondo, Gesù bambino. Del resto il nome Cristoforo deriva dal latino «Christus» e da «fero», porto, e significa «colui che porta Cristo».

Perché san Cristoforo esercitasse il suo potere taumaturgico, occorreva che la sua immagine fosse visibile da lontano: per questo di solito gli affreschi che lo ritraggono sono di grandi dimensioni, assecondati dalla taglia imponente del traghettatore, esposti sui palazzi pubblici e sulle pareti delle chiese, spesso sulle facciate o sulle porte delle mura cittadine.

La demolizione

Dopo il referendum comunale del 15 dicembre 1864, in cui 415 sostenitori si opposero a 411 contrari, la Torre Christoffel fu demolita nella primavera del 1865 sotto la supervisione di Gottlieb Ott; resti delle fondamenta si trovano nel sottopassaggio da Loebegge alla stazione di Berna. La testa della figura lignea di Cristoforo si trova nel Museo storico di Berna (vedi foto sopra), mentre il resto fu lasciato bruciare ai poveri. La commedia Das Festgedicht di Joseph Victor Widmann fa riferimento alla demolizione

Nel XVI secolo, su una fontana vicino alla torre, fu eretta una figura di Re Davide con corona, che inizialmente si chiamava Christoffelbrunnen ed era menzionata già nel 1372. Nel 1711 fu sostituita da una nuova statua di Davide bambino con una fionda, in linea con la reinterpretazione di San Cristoforo come Golia; da allora, questa fontana è stata chiamata Fontana di Davide. Dal 1778 al 1846 la fontana ospitò una seconda figura di Davide, dopodiché fu eretta una fontana neogotica che fu portata a Bümpliz nel 1919 e che originariamente doveva ospitare una figura di Rudolf von Erlach, che però non fu mai realizzata.

Quando la torre fu demolita nel 1865, si salvarono solo i frammenti della scultura attualmente visibili al museo di storia di Berna

Una foto scattata durante la demolizione della Torre Christoffel nella primavera del 1865. Sullo sfondo la chiesa Heiliggeistkirche e la stazione ferroviaria di Berna.

Ricostruzione 3D di come si presentava la torre

Ricostruzione 3D di come si presentava la torre

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