Ancora ben scolpiti in mente i vari oggetti esposti al museo etnografico di Ginerva, da gustare vetrina dopo vetrina, regione dopo regione
La pittura ci dice chi siamo
Gli aborigeni raccontano la storia di come un tempo, durante il Tempo del Sogno, esseri mitici emersero dalle profondità di una terra fino ad allora indifferenziata. Viaggiando, lasciarono tracce del loro passaggio e delle loro azioni, dando forma al paesaggio e al cielo; diedero nomi agli dei e agli animali, separarono gli animali dagli uomini e stabilirono le leggi che regolavano la loro società, basata sugli "dei".
Nella Terra d'Arghem, la pittura - sia essa eseguita su pareti rocciose, oggetti sculturati, cortecce o sui sorci dei partecipanti ai rituali - testimonia la stretta relazione tra gli aborigeni e gli esseri ancestrali. Esprime il loro attaccamento alla terra, la loro visione del mondo e la loro identità.
Tiwi e l'origine della morte
Quest'opera si riferisce a un episodio del mito Tiwi che spiega l'origine della morte. Bima fu sedotta da Tapara, il fratello minore di suo marito Purukupali. Il loro figlio Jinani rimase solo e morì. Purukupali decretò quindi che tutti i Tiwi dovessero seguire lo stesso destino del figlio. Fu lui a creare la prima cerimonia pukumani. La scultura rappresenta Bima che tiene in braccio il figlio morto.
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