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Meteorite di Ensisheim

Vi sono dei casi in cui delle domande trovano risposta molto tempo dopo, anche anni, solitamente succede senza forzarlo, senza bisogno di cercarlo la risposta arriva da sola, apparentemente in modo del tutto casuale.

Una vignetta misteriosa  

Il 27.08.2022 nel castello di Hallwyl (AG) mi sono batto in questa curiosa immagine:

Immagine presente su un pannello circolare nella sala principale del castello di Hallwyl

Da un cielo infuocato sembra cadere un grosso masso, un meteorite presumibilmente. Tenendo conto delle credenze di un tempo in cui gli avvenimenti celesti come stelle comete, eclissi, addirittura conformazioni particolari delle nuvole fossero interpretati come segni di sciagura cerco di immaginare l'effetto devastante di vedersi cadere qualcosa di concreto come un meteorite sulla terra. Purtroppo come detto nessun riferimento, nessun appunto. Nulla di nulla. Mi devo rassegnare e lasciare il castello con questa faccenda aperta

Rapporto su un'apparizione inquietante nel cielo di Lonnerstadt, vicino a Erlangen. Il testo segue il modello comune dei resoconti contemporanei sui segni miracolosi. Spiega la sequenza dei fenomeni celesti raffigurati, con una delle nuvole che assume la forma di un drago. Il fenomeno meteorologico raffigurato nell'immagine è stato messo in relazione con il drago dell'Apocalisse come segno dei tempi finali.

La piaga del ballo

Nel 2023 durante la lettura di retroscena inerenti la piaga del ballo (si quella dove la gente iniziava a ballare per ore nelle strade senza riuscire a smettere) mi imbatto in una frase che mi fa accendere la classica lampadina

"...Ci sono anche dei segnali che gli abitanti di Strasburgo, che ancora vivono in un universo dove il sovrannaturale ha enorme importanza per spiegare le cose, percepiscono quali manifestazioni della collera divina.
Per esempio il meteorite che si abbatte a Ensisheim, un borgo vicino a Strasburgo, e altre cose strane, tipo la nascita di animali con malformazioni, come un maiale con sei zampe, e di due gemelli siamesi.
Oscuri e sinistri presagi, sicuramente."


Impossibile non farsi venire un dubbio: quante saranno state le comete cadute in Europa tra il XIV-XV-XVI secolo (data apparente della vignetta)? In realtà molte di più di quelle che credevo!

Il meteorite di Ensisheim

Gli abitanti di Ensisheim, un piccolo villaggio dell'Alsazia fra Basilea e Colmar, verso mezzogiorno del 7 Novembre 1492 (nemmeno un mese dopo la scoperta dell'Amirica) furono testimoni di un avvenimento considerato soprannaturale, la caduta di una grossa pietra del peso di 127 kg in un campo di grano vicino al villaggio, preceduta da un terribile tuono e accompagnata da un fragore tale che nei villaggi circostanti si pensò ad una scossa di terremoto.
Ensisheim, capitale dell'Austria Anteriore, prima della Guerra dei Trent'anni.

La Terra è costantemente bombardata da meteoriti (circa venti cadute all'anno) che però passano inosservati a causa della vastità degli oceani e dei deserti. Il meteorite di Ensisheim è stato il primo a essere raccolto e conservato nel mondo occidentale.

La sua caduta nell'atmosfera terrestre provocò una potente detonazione che le valse il soprannome di "Pietra del Tuono" (in tedesco Donnerstein).

La caduta del meteorite, come raffigurata nella Cronaca di Norimberga del 1493.

Le cronache dell'epoca e in particolare la "Cronaca di Lucerna" di Diebold Schilling del 1513 racconta che il boato udito al passaggio del meteorite risvegliò gli abitanti di Lucerna. Il fatto straordinario muove le coscienze, si parla di miracolo e di volontà divina e i curiosi che si recano sul luogo dell'impatto iniziano immediatamente a staccarne delle "reliquie". Solo l'intervento del magistrato capo di Ensisheim impedisce che la meteorite venga fatta a pezzi. 

Ora riesco a risalire all'immagine originale e al suo autore

Meteora avvistata nei pressi di Ensisheim (Alsazia) il 7.11.1492; disegno del 1513 riprodotto nella Luzerner Chronik di Diebold Schilling (Zentral- und Hochschulbibliothek Luzern, Sondersammlung, Eigentum Korporation Luzern). - Un cavallo, montato da un bambino, aggiogato a un erpice. Secondo la tradizione iconografica, gli abiti lacerati dei protagonisti esprimono simbolicamente la fatica del lavoro agricolo.

Si tratta della più antica caduta di meteorite pietrosa europea di cui si sia conservato del materiale meteoritico.

Il meteorite di Ensisheim

Uno dei più completi resoconti del fatto risale al sedicesimo secolo ed è conservato nella biblioteca di Strasburgo. Purtroppo non reca la data ma è comunque interessante leggerne il contenuto: 

"Nell'anno di grazia 1492 il mercoledì prima di S. Martino, il settimo giorno di novembre si produsse uno strano miracolo. Tra la undicesima e la dodicesima ora del giorno, un gran tuono seguito da un lungo frastuono furono uditi molto lontano intorno, poi una pietra di centosettanta libbre cadde dal cielo nel territorio di Ensisheim. Un giovane ragazzo la vide cadere in un campo di grano verso il bosco situato verso il Rhin e l'Ill, nei pressi di Gissgang, e questo accadde senza fare del male al ragazzo. 

Quando il consiglio ne fu informato, si recò sul posto dove già molti pezzi erano stati staccati al punto che il podestà poi lo vietò. Si provvide a portare la pietra nella Chiesa dove si doveva custodire come qualcosa di meraviglioso e molta gente venne da tutte le parti per vederla e si raccontano anche molte cose curiose a proposito di questa pietra. 

I sapienti dicevano di non sapere neppure loro di che cosa si trattasse, e che una tale pietra caduta dal cielo era qualcosa di soprannaturale. Si trattava sicuramente di un tale segno divino del quale prima di allora non si era mai visto, letto, o scritto qualche cosa di simile. Quando la pietra fu trovata, si trovava ad un metro di profondità nel suolo, così come Dio aveva voluto che la si trovasse. E se il rumore fu così grande da essere sentito fino a Lucerna ed a Villingen, in certi villaggi fu udito così forte che la gente credette che le loro case stessero crollando".

A circa metà strada tra Basilea e Colmar, appena a sud dell'abitato di Einsilsheim

Di buon auspicio

Il re Massimiliano, in procinto di partire per una campagna contro la Francia, ordinò che il meteorite fosse conservato in una chiesa locale. Lui e i suoi consiglieri decisero che il meteorite era di buon auspicio. In seguito fu utilizzato per la propaganda contro la Francia. Uno dei motivi della rapida diffusione della storia in tutta Europa fu il forte volume dell'impatto del meteorite (i contemporanei riferirono di aver sentito il suono ad almeno 100 miglia di distanza). Un'altra ragione fu l'uso di giornali con immagini drammatiche sotto la direzione del poeta Sebastian Brandt (1458-1521).

Opuscolo latino-tedesco del 1492 sulla "Pietra del tuono di Ensisheim", un meteorite pietroso caduto nei pressi di Ensisheim, in Alsazia, nello stesso anno.

Brandt creò dei foglietti in latino e tedesco con una poesia sul meteorite, descrivendolo come un presagio per il successo del re nelle battaglie contro la Francia.

Dopo aver descritto nei dettagli la caduta del meteorite, Brant si lancia in un'interpretazione a fini politici. Il fenomeno "divino" è associato a due campi:

i buoni (gli austriaci) e
i cattivi (i francesi).
Coloro che hanno tremato quando hanno sentito il rumore (i francesi) saranno puniti e gli Imperiali premiati.
L'implicazione è che si tratta di un incoraggiamento "divino" a Massimiliano d'Austria per dichiarare guerra al re francese, Carlo VIII.
Brant è chiaro: il meteorite annuncia la vittoria di Massimiliano sui francesi e l'inizio di un'era di prosperità per gli Asburgo.

Inoltre, il meteorite non poteva arrivare in un momento migliore! Proprio di fronte alle mura della capitale amministrativa dell'Austria Anteriore, in territorio asburgico. Proprio sul bersaglio!

 Un pezzo del meteorite fu inviato al cardinale Piccolomini (poi papa Pio III) in Vaticano, insieme a una serie di versi scritti da Brant.

Affresco a Ensisheim che illustra Sébastien Brant e il meteorite di Ensisheim 

Due mesi dopo, Massimiliano sconfisse un esercito francese molto più numeroso del suo nella battaglia di Senlis, il che spinse Brandt a produrre un altro foglio che ricordasse ai lettori la sua previsione. Nel 1493 scrisse un altro foglio. A quel punto i francesi non erano più una minaccia (perché Massimiliano aveva appena firmato con loro il Trattato di Senlis), quindi Brandt diresse l'attenzione dei suoi lettori verso i turchi.

Massimiliano I

Brandt, autore di satira e di Das Narrenschiff, descrisse anche il meteorite e la sua caduta nella poesia "Foglie sciolte sulla caduta del meteorite". La caduta è descritta anche nel Folio 257 della Cronaca di Norimberga.

Albrecht Dürer

L'artista tedesco Albrecht Dürer ha forse disegnato la sua osservazione della caduta del meteorite sul retro del suo dipinto San Girolamo nel deserto.

San Girolamo nel deserto - Albrecht Dürer - parte frontale

Sul retro del dipinto si trova l'immagine di quello che sembra essere un meteorite o una cometa. L'ispirazione di Dürer potrebbe essere stata la rappresentazione di comete nella Cronaca di Norimberga del 1493.Tuttavia, queste xilografie sono molto stilizzate e non sono destinate a mostrare comete storiche, mentre l'immagine di Dürer ha l'aspetto di un'osservazione reale, come la stella fiammeggiante nell'enigmatica incisione Melencolia I, pubblicata nel 1514.

Più appropriatamente Albert Durer, che viveva nella vicina Basilea (Svizzera) e che potrebbe aver visto la meteora, la dipinse sul retro di una tavola di Girolamo (traduttore latino della Bibbia cattolica e polemico sostenitore dell'ortodossia).

Massimiliano fu incoraggiato a seguire una linea d'azione che alla fine indebolì sia il suo Sacro Romano Impero che il papato. Nel 1493-4 Massimiliano sposò una figlia del Duca di Milano per espandere il suo potere in Italia. Questo portò all'intervento francese e alle Guerre d'Italia. Massimiliano fu costretto a concedere l'indipendenza alla Svizzera. Il dipinto di Durer si rivelò corretto, la pietra colpì il papato di Girolamo sulla schiena.

Rovescio di San Girolamo, 1496 circa, Albrecht Dürer. Galleria Nazionale di Londra

Se le immagini di Dürer rappresentano oggetti celesti reali, ci sono tre possibili candidati. 
  • Il primo è la Cometa del 1491. Il dottor Sten Odenwald ha affermato che "presumibilmente si è avvicinata nel 1491, ma l'orbita di questa cometa è molto incerta"
  • Il secondo è il meteorite di Ensisheim. È stato suggerito da Ursula B Marvin ("Il meteorite di Ensisheim - dal 1492 al 1992",(1992)), in relazione a Melencolia I. Questo oggetto è caduto in Alsazia il 7 novembre 1492. 
  • La terza è la cometa del 1493, citata nella sezione cronologica della The Edinburgh Encyclopædia di Sir David Brewster, che dice che fu: "vista prima e dopo il passaggio del suo meridiano"

Fino ai giorni nostri

La meteorite rimase sospesa, al sicuro, per molti secoli nel coro della Chiesa di Ensisheim, fino a quando nel III anno della rivoluzione francese, venne posta sotto sequestro come bene ecclesiastico, rimossa dai sostegni metallici del coro e collocata nel museo di Colmar.

Nel 1800 un chimico francese analizzò la meteorite e concluse erroneamente che si trattava semplicemente di una pietra ferrosa proveniente dai vicini Vosgi. Finalmente nel 1803, anno in cui a L'Aigle, in Francia, avviene una pioggia di meteoriti e Jean-Baptiste Biot pubblica un rapporto dove conferma che quei pezzi di pietra provenivano dallo spazio, altri tre chimici analizzarono la "pietra caduta dal cielo" concludendo, indipendentemente, che si trattava di una meteorite.

Nel 1804 venne restituita alla cittadina di Ensisheim dopo ulteriori prelievi di frammenti (uno al museo di Colmar e uno di 10 kg. al museo di Parigi) per cui il peso della meteorite si ridusse a 55 kg; venne ricollocata nel coro della Chiesa antica senza effettuare alla struttura dell'edificio alcun lavoro di manutenzione edilizia e il 6 Novembre 1854, esattamente 362 anni dopo la caduta del meteorite, cadde il campanile della Chiesa!

A quel punto la pietra di provenienza extraterrestre venne collocata nella scuola e in un secondo tempo nel Municipio; ora costituisce il pezzo forte del Museo della Reggenza, ospitato nell'antico "Palais de la Règence" a Ensisheim, meta obbligatoria per gli amatori di meteoriti.

Gli studi effettuati hanno rilevato che la meteorite è una Chondrite Amphoterite del tipo LL6 cioè a basso contenuto di ferro, composta da olivina e pirosseni. Molti pezzi si trovano sparsi in giro per il mondo come a Parigi, Berlino, Washington, Vienna, Budapest, Londra e altri paesi. Molti pezzi si trovano anche in mano ai vari collezionisti di meteoriti, me compreso. La meteorite di Ensisheim costituisce il primo ritrovamento del quale si abbiano notizie scritte nel mondo occidentale, e gode del primato di essere stata l'unica meteorite ad aver suscitato un continuo interesse per ben 500 anni.

Il meteorite di Ensisheim in mostra al Museo di Storia Naturale di Parigi

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