Mi sono sempre chiesto se ci fosse un motivo di fondo molto nobile per chi si ritrova nella particolare situazione di essere anoressico. Per chi? Per te? Per gli altri? Per dimostrare qualcosa ad un entità superiore? Potrebbe essere una buona scusa.
Domanda da ignorante, da chi non ha la più pallida idea di tutti i significati intrinsechi a questa... malattia? ...fissazione? Non so come definirla.
Quello che però posso riportare é la sua presenza già fin nel medioevo dove un motivo per cui apparentemente mascherarla / giustificarla c'era, ed era anche ai tempi validissima.
Le sante anoressiche
L'esperienza mistica, in particolare, fu concepita come un mezzo per ottenere credibilità e uscire dal cliché della donna peccatrice e maligna, e anzi per diventare un esempio di santità. Per farlo, però, era necessario rinunciare completamente al proprio corpo, alle pulsioni e ai desideri. Una via per ottenere ciò era l'anoressia.Com'è noto, privarsi del cibo in maniera pressoché totale innesca nel corpo femminile varie conseguenze, la più eclatante delle quali è l'amenorrea, ossia la mancanza di mestruazioni, dovuta tra le altre cose al calo di peso. Il corpo femminile, cioè, perde sia realmente che simbolicamente la sua capacità fisiologica primaria, ossia quella di procreare (attraverso il sesso e quindi il peccato).

Così purificata, la donna può dunque accedere al divino senza la zavorra che la condanna per natura alla perdizione. Inoltre, lo stato particolare di privazione induce visioni e iperattività corroborando la forza di volontà: non stupisce dunque che molte di queste ragazze fossero anche note per la loro volontà di ferro e le loro tendenze mistiche. Oltre a digiunare, sovente fino alla morte praticavano pesanti penitenze e si flagellavano; è un fenomeno che riguarda nel Medioevo (e anche oltre...) centinaia di donne.
Fuori i nomi
Un celebre studio di Rudolph Bell' ha rivelato come esaminando le biografie di donne italiane vissute tra il 1206 e il 1934, in 261 erano presenti evidenti sintomi di anoressia.
Di queste, un centinaio furono proclamate sante.
Quasi tutte vissero ad Assisi e dintorni.
Rifiutavano tutti i cibi tranne l'Eucarestia; se per caso inghiottivano qualcosa, si provocavano il vomito in modo da espellerlo per essere "degne" di ricevere il corpo di Cristo, unico nutrimento per l'anima. Accentuando in questo modo il divario tra corpo e spirito. La più celebre è senz'altro Caterina da Siena (1347-1380).
Skin & soprattutto Bones: reliquia della testa di santa Caterina a Siena
Per non dare scandalo prendeva talvolta un poco d'insalata e un po' di legumi crudi e di frutta e li masticava, poi si voltava per sputarli. E se per caso ne inghiottiva anche un solo minuzzolo, lo stomaco non le dava requie finché non l'avesse rigettato: e quei vomiti le davano tanta pena che le facevano gonfiare tutto il volto. In tali casi si appartava con una delle amiche e si stuzzicava la gola con uno stelo di finocchio o con una piuma d'oca, fino a che non si fosse sbarazzata di quanto avesse inghiottito. E questo chiamava «fare giustizia». «Andiamo a fare giustizia di questa miserrima peccatrice», soleva dire.
Oltre a Caterina, santa e dottore della Chiesa, sono da annoverare tra le "sante anoressiche Chiara d'Assisi (1193-1253), Umiliana de' Cerchi (1219-1246), Margherita d'Oingt (1240-1310), Angela da Foligno (1248-1309), Margherita da Cortona (1247-1297) e molte altre.
Stampa che rappresenta la santa con gli strumenti della Passione di Gesù
L'anoressia, che rientra nei Disturbi del comportamento alimentare, è una malattia!
RispondiEliminaAllora qualcuno che legge c’è…ok, preso nota
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