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Carte e considerazioni sul gioco delle carte

Ci sono cose che non capitano mai e poi di colpo si manifestano più volte durante lo stesso giorno: roba da lasciarmi basito e per un microsecondo pensare che esiste una entità superiore. Poi la parte razionale rinviene e martella ai neuroni sgomenti che si tratta di casistica.

Senza dilungarmi; mentre in data odierna mi reco a Sciaffusa per una bella ripassata al museo di tutti i Santi (uno dei più completi in Svizzera!) mi diletto a leggere in libricino in cui vengono riportate le varie imprecazioni del filosofo Schopenhauer che passa proprio per il Puffo brontolone. Una sua invettiva bella colorata che mi colpisce e diverte assai é quella inerente il gioco delle carte.

Poche ore dopo nel museo sezione storia contemporanea e locale mi ritrovo faccia a faccia con diversi tipi di carte, che evidentemente devono essere fabbricate in zona.

Due Carta dei tarocchi - museo tutti i Santi - Sciaffusa

Le carte da gioco presenti al museo di tutti i Santi di Sciaffusa

La fabbrica di carte da gioco AG Müller risale a un laboratorio fondato a Sciaffusa nel 1828. Nel 1838, Johannes Müller (1813-1873) rilevò la piccola azienda, dove tutte le carte erano ancora prodotte interamente a mano. Müller e successivamente suo figlio meccanizzarono gradualmente l'azienda utilizzando macchine, alcune delle quali sviluppate da loro stessi.

Carte da esportazione intorno al 1900
Le carte da gioco con i colori italo-spagnoli (coppe, spade, monete, bastoni) sono state prodotte prima del 1900, principalmente per l'esportazione in Nord Africa e America Latina.

Nel 1855 Müller iniziò a produrre biglietti ferroviari. Aveva scoperto i biglietti stampati durante un viaggio in Inghilterra. Ben presto fornì biglietti a quasi tutte le compagnie ferroviarie svizzere.

L'azienda Müller rilevò la fabbrica di carte da gioco Hurter di Sciaffusa nel 1863 e la fabbrica di carte di Hasle (BE) nel 1889. Alla fine del secolo, dominava il settore delle carte da gioco in Svizzera. Dal 1894 vennero prodotte anche carte fiscali per i telai. Quattro anni dopo, l'azienda si trasferì in un nuovo edificio a Neuhausen.

Carte Jass - Le cosiddette carte da gioco Svizzero tedesco risalgono a modelli del XV secolo.
Queste carte sono giocate principalmente nella Svizzera centrale e nord-orientale.
1865

L'azienda di Neuhausen continuò a dominare la produzione di carte da gioco e biglietti ferroviari in Svizzera nel XX secolo. Nel 1970, con 127 dipendenti, l'azienda ha registrato il più alto numero di dipendenti della sua storia.

Tarocchi - 1970 - Questo mazzo di tarocchi con 78 carte (il cosiddetto tipo Besancon) fa parte della gamma Müller dal 1835 circa. Il Papa e la Papessa sono sostituiti da Giunone e Giove.

Nel 1999, l'azienda belga Carta Mundi ha rilevato la AG Müller e ha interrotto la produzione di carte da gioco a Neuhausen.

Tarocchi

L’origine

Il monaco di un monastero svizzero commentò nel 1377 l'arrivo di un nuovo gioco consistente in carte che descrivevano con intelligenza lo stato del mondo, avendo "re, regine, nobili e gente comune".
Il monaco, Johannes spiegava che era un mazzo di 52 carte con quattro colori, ma non descriveva i semi. Può darsi che fossero i semi ricavati dai tarocchi, carte per predire la fortuna: la coppa, che alludeva simbolicamente al calice del prete, la spada per la nobiltà, il danaro per il mercante e il bastone per il contadino.

Il Schopenhauer pensiero

In modo del tutto particolare il bisogno di eccitare la volontà si rivela nell'invenzione e nella fortuna del gioco delle carte, che è l'espressione più autentica del lato miserevole dell'umanità.

In tutti i paesi l'attività principale di ogni società è stata il gioco delle carte: esso è la misura del valore di tale società, e la bancarotta dichiarata di tutti i pensieri

Dal momento che non hanno alcun pensiero da scambiarsi, essi si scambiano delle carte e cercano di sottrarsi fiorini a vicenda. 

Oh, stirpe miserabile!

Il gioco delle carte esercita un influsso dannoso sulla morale. È insito infatti nel gioco il cercare in ogni modo, con ogni colpo e ogni trucco, di carpire agli altri il loro denaro. 

Senonché l'abitudine di comportarsi così nel gioco si radica, si estende alla vita pratica, tanto che poco per volta ci si comporta alla stessa maniera per decidere ciò che è mio e ciò che è tuo, e si ritiene lecito sfruttare in ogni modo qualsiasi vantaggio che si abbia in mano, purché la cosa sia legalmente permessa.

Domenica di carte a Ponte Brolla

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